domenica 20 gennaio 2013

Il parto cesareo in Italia.




Sembra che il 43% dei parti cesarei praticati in Italia non siano necessari. Ci sono regioni più virtuose e altre dove si abusa maggiormente del bisturi, questione che comporta anche un aggravio ingiustificato della spesa pubblica (ovvero pagata da tutti!) per la sanità. Infatti se un parto naturale costa circa 1.300,00 €, un cesareo ne costa ben 2.500,00 circa.
Ma ciò che dovrebbe far riflettere maggiormente, a mio avviso, è il fatto che l’utilizzo della chirurgia espone madre e neonato a maggiori rischi invalidanti e mortali rispetto al parto vaginale naturale.
La novità è che gli inquirenti ipotizzano reati che vanno dalle lesioni personali gravi alla truffa a carico del sistema sanitario nazionale.
A me piacerebbe che nell’ambito di queste indagini tese a rilevare il compimento di lesioni personali, si ponesse l’attenzione anche sulla reale necessità di altre pratiche invasive comunemente applicate sulle partorienti, per le quali ho sentito tante donne ringraziare il personale sanitario che, a loro dire, le ha aiutate a far nascere i propri figli. Una tra tutte: l’episiotomia.

Spero almeno che ragionare in termini di risparmio economico, quantificato in 85 milioni di euro per i cesarei inutili, porti a migliorare e rendere più consapevole l’approccio alla gravidanza e al parto.
Infatti non posso fare a meno di chiedermi se non si potrebbe evitare tutto questo offrendo un’informazione capillare e corretta alle donne circa la fisiologia della gravidanza e del parto, nonché supporti anche psicologici che aiutino ad accettare, senza fobie, la naturalità della vita che nasce e la necessità del dolore.

E voi che cosa ne pensate?

A presto!



8 commenti:

  1. Ho sentito anche io questa notizia, e un'intervista ad un primario campano (regione dove la percentuale dei parti cesarei è altissima) tentare faticosamente di giustificarsi incalzato dalle domande della giornalista sul perché di questa situazione, e rispondere che sicuramente anche in altri posti in Italia la situazione era simile e che moltissime donne richiedono il cesareo già dal primo giorno in cui scoprono di aspettare un bambino.
    Io ho cercato un ospedale che promuovesse il parto naturale, proprio per evitare un cesareo inutile, e per come è andato il mio travaglio, forse, se fossi stata in una struttura diversa, ora avrei una cicatrice sul basso ventre. Per fortuna alla fine non ce n'è stato bisogno, e naturalmente ben venga il cesareo in caso di nnecessità!
    Conosco anche tante donne (campane, come me) che hanno dovuto fare il cesareo alla nascita del primo figlio e che avrebbero invece voluto tentare di avere il secondo con un parto naturale. Dunque le parole del suddetto primario mi sembrano quelle di chi si arrampica sugli specchi.
    E' vero anche che, come per tante altre cose in questo paese, ci vorrebbe una maggiore informazione rivolta alle partorienti su queste tematiche, ma guardandomi in giro ho visto mancanza di volontà [per ovvi motivi] da parte delle strutture preposte, e purtroppo uno scarso interesse ad approfondire anche da parte delle dirette interessate. Ed è, ahimé, un atteggiamento piuttosto generale che riguarda tutta la sfera della sanità pubblica.

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    1. L'informazione e la cultura di una nazione si costruiscono partendo dalla scuola...è là che, a mio avviso, si potrebbe e si dovrebbe costruire la cultura e il vivere civile e consapevole di un popolo, coinvolgendo le famiglie nella creazione di un progetto educativo veramente condiviso. Ma il discorso sarebbe piuttosto lungo.
      Sono anche convinta che ci sia tanto bisogno di sostegno e informazione per le donne prima e per le famiglie poi, ma spesso non è facile chiederlo ne trovarlo. Certo è che si potrebbe incrementare la partecipazione organizzando incontri non convenzionali e con orari favorevoli almeno alla maggior parte delle persone.
      Buon martedì,
      a presto!
      :-)

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  2. Sembrerá strano, ma ho notato che ultimamente i ginecologi tendono a far partorire le donne in maniera naturale... Mia cugina con una bimba con il cordone ombelicale attorno al collo ha dovuto far casino per il cesareo! E

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    1. Bene che ci sia una parte di ginecologi che propende per il parto vaginale: speriamo che sia un punto di ri-partenza!
      Tuttavia io credo che le pratiche messe in atto negli ospedali siano ancora troppo invasive e non rispettose della capacità e della dignità della donna. Insomma una partoriente non è una persona malata. E spesso non esiste nessuna ragionevole motivazione per mutilare il suo corpo.
      Buon pomeriggio!
      A presto!
      :-)

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    2. Per mia esperienza personale, il cordone attorno al collo è una cosa molto più normale di quanto non si credi, o almeno così mi disse l'ostetrica che mi fece partorire. Mia figlia ne aveva 4 giri attorno al collo, eppure ho fatto un parto naturale (molto sofferto ed estenuante, ma per altri motivi). Non credo che il cordone attorno al collo sia motivo sufficiente per un cesareo; ci devono essere anche altre motivazioni. Daniela

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    3. Ciao Daniela,
      grazie per il tuo intervento.
      Onestamente non sono esperta sui problemi legati al cordone intorno al collo; certamente può impaurire una mamma (era un'eventualità che temevo anche io).
      Buona notte,
      a presto!
      :-)

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  3. concordo pienamente con te, Anna!
    oltre alla naturalità del parto senza cesareo (lo facevano le nostre nonne e non vedo perchè noi non potremmo...sono una conservatrice, per certi versi!), penso sia un'emozione completamente diversa che, cosa per me importantissima, permette anche al papà di partecipare...e non è poco!
    cmq ho potuto notare che nella nostra zona (Bologna) il cesareo è super richiesto, sarà anche forse dovuto al fatto che l'epidurale è a pagamento e, in queste ultime generazioni, si tende ad aver paura fin troppo del dolore e potendolo evitare..ecco che si programma pure il parto!
    ad ogni modo vedo anche io una tendenza dei ginecologi a riportare un pò di calma e a proporre il parto naturale..per fortuna!
    un salutone

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    1. Sarebbe importante accettare che esistono forme di dolore necessarie...:-)
      Speriamo che la situazione migliori...purtroppo per ora i numeri continuano a raccontare un'altra cosa...
      Un abbraccio,
      a presto!
      :-)

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